REPORT finale



Disegnare è un gesto lento e in questa lentezza c'è il recupero di un tempo biologico, impossibile da forzare: le idee sono come la cacca... hanno bisogno del loro tempo. Questo ripeto ai bambini, sempre più spesso "condannati" a un ritmo che gli impedisce di convivere con la noia (intesa come spazio/tempo in cui fare affiorare idee, pensieri, intuizioni). Il primo riscontro positivo dell'attività disegnata è infatti assecondare un tempo lento, nonostante il contesto di Giocampus Estate sia prevalentemente dinamico e ricco di sollecitazioni.


Hanno partecipato al "Libronauta 2013" 38 bambini, di età fra i 9 e 10 anni.
Nessuno è stato obbligato a prendervi parte, al fine anche di stimolare la volontà di farlo, anche là dove la difficoltà a impugnare (nel vero senso della parola) il pennarello coincideva con uno sforzo emotivo e fisico maggiore.


I bambini sono stati accompagnati nell'illustrare la storia dell'elefantino grazie alla canzoncina "un elefante si dondolava, sooopra il fiiilo di una ragnatela...". Il percorso giocato di questa trama ha fatto sì che mai i bambini si sentissero coinvolti in modo razionale sul tema del paradosso alimentare, ma su base emotiva, ludica, al fine di renderli più permeabili e spontanei.


La scelta dell'elefante come personaggio guida ha altre due motivazioni: la prima è che si tratta di un disegno molto frequente tra i bambini, quindi in confidenza con essi, e nella simbologia grafica rappresenta la stabilità, la sicurezza, benevolo nell'aspetto quindi con riferimento materno/paterno.


La seconda ragione è dovuta a un colloquio avuto personalmente anni addietro con una ragazza affetta da anoressia: alla mia domanda "Perchè non mangi?" mi risposa "E se divento un elefante?". Promisi a me stesso che avrei tratto spunto, in qualche modo, da quella risposta per tentare una indagine in merito.
La sola difficoltà emersa è stata la richiesta di alcuni a realizzare più pagine al giorno, rendendo quindi impossibile elaborare il percorso alla stessa velocità per tutti.


Più volte i bambini sono stati invitati a commentare con pensieri personali il racconto, suggerimenti tesi a risolvere il problema delle differenze alimentari, al fine di personalizzare quanto più possibile il proprio racconto, ma senza mai percepirlo come un compito.
Al termine del percorso guidato, i bambini sono stati invitati a completare le vignette che sono visibili alla pagina VignetTEST: in questo modo, dopo un percorso lieve ma inequivocabile, i bambini hanno potuto esprimere la loro opinione su una domanda/affermazione secca, al nocciolo della questione, rivelando sensibilità diverse e senza filtri, talvolta nella più fedele tradizione dei bambini: sorprendendo, nel bene o nel male.


Il "Libronauta 2013" si inserisce nel contesto di Giocampus Estate per sondare l'opinione dei bambini su un argomento complesso ma planetario del paradosso alimentare e per contribuire alla novità di questo 2013: frutta e pane, intatti, avanzati dai bambini alla mensa di Giocampus, vengono destinati in giornata al Banco Alimentare.


Per coinvolgere ulteriormente i bambini ai contenuti dell'argomento trattato, sono stati citati aspetti delle differenze tra nord e sud del mondo, tra etica e commercio equo solidale, esempi concreti di benessere che portano a una esasperazione del consumo parallelamente alla disperata impossibilità di accesso al cibo. A scanso di equivoci, tuttavia, è stato utile ricordare ai bambini che la povertà non si manifesta solo in luoghi tradizionalmente indigenti o geograficamente identificabili, ma, oggi in particolare, anche nella nostra stessa città: Parma. A questo proposito citando i numeri riportati in questo articolo sulle oltre 8.000 persone della Food Valley in difficoltà alimentare. In questa occasione sono stati i bambini ad essere sorpresi.